In letteratura, è stato evidenziato che l’acqua in circolo nei riuniti odontoiatrici può raggiungere una concentrazione batterica di gran lunga superiore a quella consentita per legge nell’acqua potabile. Le ragioni ritenute responsabili di questo fenomeno sono la contaminazione diretta dei circuiti idrici da parte di batteri provenienti dalla rete dell’acqua potabile o aspirati, per reflusso o capillarità, dalla superficie esterna della testina dei manipoli.

Dai referti analitici di acqua di rete non trattata, si riscontra:

• presenza di calcare e altre sostanze indesiderato addirittura tossiche, che possono gravemente danneggiare le apparecchiature presenti nello studio  (turbina, micromotore, siringa, ablatore, elettrovalvole, autoclavi ecc.);
• presenza di detriti cellulari e sali inorganici, che nutrono e proteggono eventuali batteri presenti nel circuito idrico di rete e del riunito odontoiatrico, quali Helicobacter, Pseudomonas, Legionella e Mycobacterium. Tali batteri, che sono particolarmente pericolosi, in talune condizioni, possono proliferare e trovare un ambiente favorevole all’interno del riunito odontoiatrico, come i biofilm.

COSA SONO I BIOFILM E COSA CAUSANO

I biofilm sono aggregazioni di microrganismi che favoriscono il proliferare dei batteri, fungendo da protezione e nutrimento.

I batteri che vivono su un biofilm risultano maggiormente resistenti, quindi, a detergenti e biocidi, in quanto protetti dalla densità della pellicola del biofilm.

I biofilm, specialmente nel caso dei riuniti odontoiatrici, generano un deposito batterico assai pericoloso in quanto contaminante e potenzialmente resistente ai vari disinfettanti. I biofilm rendono perciò possibile la contaminazione degli strumenti utilizzati dall’odontoiatra e dal personale di studio.